Nell’anima di chi parte per sempre,

L’Espresso, 16 febbraio 2020

Saviano descrive  ‘l’Approdo’ di Shaun Tan come un libro che ‘dovrebbe stare in ogni casa, in ogni libreria, in ogni comodino’, proprio per ricordare come ‘la vita è fatta di partenze, di separazioni dettate da necessità che in molti casi coincide con la difesa della vita’. Racconta il lavoro di Approdi e dell’utilizzo, da parte dell’equipe di professionisti, delle immagini come contenitore di ciò che non può essere narrato a parole e come punto di partenza per lavorare sulla rielaborazione delle esperienze traumatiche.

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